I primi studi che analizzano il rapporto tra gruppo sanguigno e personalità risalgono al 1931 e sono di uno psicologo giapponese, Taakeji Furukawa. Si tratta di distinzioni connesse all’evoluzione umana e alle origini di ogni gruppo.
Gruppo 0 – Cacciatore
Il gruppo 0 è stato il primo gruppo sanguigno a comparire sulla terra. Circa 40.000 anni fa tutti gli esseri umani appartenevano a questo gruppo e conducevano lo stesso stile di vita, cacciando per sopravvivere, nutrendosi di carne cruda e di bacche e radici non lavate, vivendo tra l’umidità delle caverne, resistendo alle intemperie. Discendendo dai cacciatori primitivi, il gruppo 0 dispone di un buon potenziale di aggressività, utile per l’attività sportiva.
Gruppo A – Contadino
La migrazione dell’uomo nei vari continenti ha avviato la sua mutazione a livello sanguigno, anche a seguito di importanti cambiamenti alimentari. Spostandosi al nord, dopo i cambiamenti climatici, l’uomo non trovò le grandi mandrie africane e dovette quindi diventare onnivoro.
Una delle risposte a questo cambiamento fu l’evoluzione nel gruppo sanguigno A. L’uomo aveva cambiato le sue abitudini di caccia, limitando la sua aggressività e forza esplosiva, per diventare stanziale, abitando in piccole comunità e diventando quindi più socievole.
Gruppo B – Nomade
La migrazione dell’uomo lo ha portato a raggiungere anche le zone dell’Himalaya, dove 15.000 anni fa fece la sua comparsa il gruppo B. La situazione climatica dotò il gruppo B di grande resistenza immunitaria e alle condizioni di vita. Una caratteristica è la tendenza ad immagazzinare delle riserve di accumulo, le cosiddette masse adipose, come retaggio di un organismo che, ai tempi, necessitava di scorte energetiche. Inoltre, ha un apparato digerente assai robusto.
Gruppo AB – Il moderno
Gruppo sanguigno sviluppatosi circa 1000 anni fa, ha origine dalla mescolanza tra il gruppo A e il gruppo B, e si è sviluppato quando le popolazioni nomadi hanno iniziato a mescolarsi ai popoli caucasici.
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